Boom di utilizzo delle PEC durante il lockdown. Ecco i motivi.

L’emergenza che abbiamo affrontato nei mesi passati ha prodotto dei cambiamenti profondi nella nostra vita quotidiana. Attività che prima erano date per scontate, ora possono svolgersi soltanto seguendo strettissime regole o – quando possibile – da remoto. Alcuni esempi sono lo smart working o la didattica a distanza per gli studenti di ogni età. Tuttavia, ci sono alcune procedure che sono ancora fortemente legate all’ambiente fisico: la raccomandata con ricevuta di ritorno è una di queste. Eppure è uno strumento di cui spesso dobbiamo servirci.

È sufficiente pensare in quanti contratti è presente la postilla che per annullare, comunicare o aggiornare parte di esso si deve utilizzare la raccomandata A/R. Per questo, da qualche anno, anche i privati hanno incominciato a sfruttare i vantaggi della Posta Elettronica Certificata (PEC): uno strumento utilizzato già dalle aziende e dai professionisti per le comunicazioni ufficiali, con valore legale pari a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Oggi è l’unico strumento riconosciuto per inviare mail con valore legale in Italia.

Posta Elettronica Certificata: cosa la distingue dalla mail

Nell’ordinamento italiano, grazie al  DPR. 68/2005  la PEC inizia a diffondersi come strumento per certificare gli invii di mail e sostituire la raccomandata A/R.  Ma in che modo la PEC si distingue da una normale mail? Innanzitutto, la PEC ha delle caratteristiche aggiuntive: è in grado di dare agli utenti la certezza dell’invio e della consegna (o mancata consegna) della mail. In più, i suoi protocolli di sicurezza garantiscono la riservatezza del contenuto, non rendendo possibile nessun tipo di modifica né al messaggio né agli eventuali allegati. 

Diventa semplice comprendere quindi come mai, con l’emergenza coronavirus  e il conseguente lockdown, la PEC abbia registrato un boom di utilizzo e sottoscrizioni. Se per alcune categorie di lavoratori il suo utilizzo era già obbligatorio, per altre rappresenta una “sicurezza aggiuntiva” e viene utilizzata per comunicazioni che non richiederebbero una raccomandata A/R. 

PEC: vantaggi e svantaggi

Quali sono i vantaggi della PEC? Sicuramente il suo valore legale: la ricevuta di consegna ha validità legale, anche quando il messaggio non viene letto dal destinatario, che quindi non può dire di non aver ricevuto il messaggio. Inoltre, i disservizi della PEC sono quasi pari a zero. Il costo del servizio è minore rispetto alla raccomandata cartacea.

Ci sono anche svantaggi nell’utilizzo della PEC? Sicuramente il suo mancato riconoscimento a livello internazionale e la possibilità, purtroppo non remota, di imbattersi in minacce come spyware e malware se non ci si protegge con adeguati software.

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