Che cos’è la PEC?

La posta elettronica certificata, comunemente nota con l’acronimo PEC, è una forma avanzata di posta elettronica nata per soddisfare esigenze di sicurezza e certificazione nelle comunicazioni digitali. Ma cos’ha di speciale questo servizio che lo rende così importante nel mondo degli affari e della pubblica amministrazione? Che cos’è la PEC?

In primis, la PEC si differenzia dalla posta elettronica tradizionale per la sua natura di servizio certificato: il gestore PEC fa da tramite legale tra mittente e destinatario, certificando l’invio e la consegna con una ricevuta che ha pieno valore legale. Le email PEC sono quindi messaggi digitali certificati alla stregua di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

In più, il sistema di posta elettronica certificata garantisce l’identità del mittente e l’integrità dei messaggi scambiati, che non possono essere modificati lungo il percorso di invio. Le email PEC sono inviate e conservate su server protetti e replicati, in modo da prevenire qualsiasi manomissione o perdita accidentale.

La PEC insomma è una forma di comunicazione digitale che unisce la comodità della posta elettronica alla certificazione del servizio postale tradizionale.

Ma la vera domanda è: perché le aziende dovrebbero scegliere la PEC al posto della posta elettronica normale?

Quali vantaggi offre nella gestione della corrispondenza e delle comunicazioni aziendali? Per rispondere dovremo scendere più nel dettaglio sul funzionamento e i punti di forza di questo servizio così prezioso nell’era digitale.

Come funziona la posta elettronica certificata (PEC): il viaggio certificato di un’email

Abbiamo visto che la PEC è una forma speciale di posta elettronica che garantisce certezza nell’invio e nella consegna dei messaggi. Ma come fa esattamente? Come può una semplice email avere valore legale pari ad una raccomandata?

Il segreto sta nel funzionamento certificato del servizio PEC, che segue procedure rigidamente normate per tenere traccia di ogni messaggio inviato e ricevuto. Quando un utente spedisce un’email dalla sua casella PEC, il gestore prende in carico il messaggio e lo invia al destinatario certificando data e ora precise di spedizione e il contenuto inviato.

Il gestore PEC del destinatario riceve l’email e la consegna nella casella del destinatario, certificando l’avvenuta consegna con una ricevuta che ritorna automaticamente al mittente. Ogni passaggio viene tracciato e documentato dai gestori PEC attraverso log con valore legale.

Si può dire che una email PEC compie un vero e proprio “viaggio certificato” tra mittente e destinatario, con tutte le tappe ufficialmente registrate. Come per un pacco postale, sappiamo con certezza quando è partito, quando è arrivato e che il contenuto non è stato manomesso.

Ma attenzione: per godere di questa certificazione, sia mittente che destinatario devono avere una casella PEC. Se il destinatario ha solo una email normale, il messaggio gli arriverà lo stesso ma senza certificazione. È la presenza di caselle PEC ad entrambe le estremità che rende speciale questo servizio.

In conclusione, la PEC si basa su procedure rigorose applicate dai gestori certificati per tenere traccia certa dell’intero ciclo di vita di ogni email. Grazie a questo “viaggio controllato”, le comunicazioni PEC equivalgono a raccomandate digitali dal pieno valore legale.

I vantaggi della PEC per le aziende: perché scegliere le email certificate

Abbiamo visto nel dettaglio come funziona il servizio di posta elettronica certificata. Ma quali sono i concreti benefici per un’azienda nell’adottare la PEC al posto della posta tradizionale?

In primo luogo, la PEC permette di inviare comunicazioni e documenti ufficiali in formato digitale con lo stesso valore legale della raccomandata cartacea. Le ricevute PEC hanno pieno valore di prove legali di trasmissione e consegna di informazioni, e possono essere utilizzate in sede legale.

In secondo luogo, la certificazione di identità del mittente tutela l’azienda da falsificazioni e aumenta l’autorevolezza delle comunicazioni verso l’esterno. Anche l’integrità certificata dei contenuti scambiati è una garanzia contro modifiche non autorizzate.

Terzo, la PEC assicura la consegna certa dei messaggi importanti, evitando disguidi o mancate ricezioni. In caso di casella piena del destinatario, il gestore effettua fino a 30 tentativi di consegna, fornendo all’azienda mittente le massime garanzie di recapito.

Quarto, le email PEC sono automaticamente archiviate in modo sicuro dal gestore per 10 anni, semplificando storage e reperibilità a norma di legge della corrispondenza ufficiale.

In parole semplice, grazie alla PEC un’azienda può gestire le comunicazioni digitali con certificazione legale, affidabilità assoluta e conservazione garantita nel tempo. Il risparmio di tempo, costi e problemi è notevole rispetto alla posta tradizionale.

La domanda giusta quindi non è perché usare la PEC, ma perché privarsi dei suoi concreti vantaggi nella gestione documentale e comunicativa aziendale nell’era digitale. Le email certificate sono davvero un’opportunità da non lasciarsi sfuggire.

L’obbligo di PEC per alcune categorie: una scelta vincolante per snellire il sistema

Fino ad ora abbiamo parlato dei benefici che la posta elettronica certificata può portare alle aziende che decidono volontariamente di adottarla. Ma esistono casi in cui possedere una PEC non è una scelta, bensì un vero e proprio obbligo normativo a cui ottemperare.

Il Legislatore italiano ha infatti imposto per legge a diverse categorie professionali e tipologie di imprese di dotarsi di un indirizzo PEC da utilizzare per le comunicazioni ufficiali con la Pubblica Amministrazione. Questo per snellire e velocizzare il fitto scambio documentale tra PA e sistema produttivo del Paese.

Tra i soggetti obbligati ad avere una casella PEC ci sono, ad esempio, le società iscritte al Registro Imprese, i professionisti iscritti ad Ordini o Collegi, le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali. Ma anche associazioni, fondazioni, cooperative e vari altri enti sono tenuti per legge a munirsi di posta elettronica certificata.

L’obbligo di PEC è quindi tutt’altro che raro e interessa potenzialmente milioni di realtà italiane. Il rispetto di questo vincolo normativo è fondamentale, poiché la mancanza di un indirizzo PEC espone l’ente inadempiente a sanzioni amministrative o addirittura al blocco dell’operatività.

Per queste categorie dunque dotarsi di posta elettronica certificata non è una scelta strategica ma un preciso onere normativo a cui ottemperare. Un piccolo sacrificio iniziale che tuttavia porta ad enormi vantaggi pratici nella digitalizzazione della burocrazia e delle comunicazioni formali.

Attivare una casella PEC aziendale: la scelta del gestore giusto

Abbiamo visto che per molte aziende italiane avere una casella PEC non è una possibilità, ma un obbligo normativo. Come fare quindi per attivare la propria posta elettronica certificata aziendale?

La prima cosa da capire è che la PEC non viene fornita da provider di posta tradizionali come Google o Microsoft, ma da appositi gestori accreditati e vigilati dall’Agenzia per l’Italia Digitale. Questi provider certificati offrono soluzioni PEC “chiavi in mano” per imprese e professionisti.

Nella scelta del gestore PEC è bene valutare controllare che sia in possesso di tutte le certificazioni di legge. Un buon fornitore dovrebbe offrire assistenza dedicata, funzionalità avanzate per la conservazione legale delle email e integrazioni con software gestionali.

Importante è anche verificarne l’affidabilità tecnica in termini di performance, sicurezza e disponibilità del servizio. La qualità dell’archiviazione e delle funzionalità di ricerca dovrebbe essere molto alta.

La scelta del provider giusto è cruciale per garantirsi una gestione efficace della posta certificata per le proprie esigenze specifiche. Con un po’ di attenzione si può attivare facilmente una casella PEC aziendale di alto livello, usufruendo di tutti i vantaggi di questo servizio ormai indispensabile.

Conservare e archiviare le email PEC: procedure rigide a garanzia di legalità

Una volta attivata la casella PEC aziendale, è importante sapere che tutte le email inviate e ricevute saranno conservate in automatico dal gestore certificato. Ma in cosa consiste esattamente questo processo?

I gestori PEC sono tenuti per legge a conservare i messaggi dei clienti per 10 anni su appositi sistemi protetti e replicati, seguendo stringenti procedure normate. Ogni email viene archiviata con le ricevute che certificano invio, consegna e integrità del contenuto.

Periodicamente il gestore produce un pacchetto di archiviazione con i messaggi PEC inviati in un determinato range temporale, marcato temporalmente e firmato digitalmente per garantirne inalterabilità e conformità legale.

Grazie a queste procedure rigide, le copie archiviate dal gestore PEC costituiscono a tutti gli effetti copie legali della corrispondenza, con lo stesso valore degli originali.

Aziende e professionisti sono così sollevati dagli obblighi di conservazione, potendo sempre recuperare dal gestore qualsiasi email inviata nei 10 anni precedenti in modo rapido e sicuro. Un ulteriore elemento di semplificazione e legalità introdotto dalla PEC.

La PEC diventa europea: cosa cambia

La posta elettronica certificata è nata come servizio strettamente nazionale, utilizzabile solo tra caselle PEC italiane. Ma le cose stanno cambiando.

Dal 2024 infatti la PEC diventerà europea con il passaggio allo standard REM (Registered Electronic Mail).

Questa novità apre nuove frontiere per imprese e professionisti italiani. Le comunicazioni ufficiali possono essere inviate con pieno valore legale anche a destinatari business o pubbliche amministrazioni europee dotate di sistemi certificati equivalenti alla PEC.

Si tratta di un passo decisivo verso una piena digitalizzazione transfrontaliera che semplificherà sempre più il business oltreconfine e con la pubblica amministrazione europea. Certo, molto dipenderà dalla diffusione della PEC nei singoli Paesi UE, ma il futuro sembra tracciato verso una progressiva integrazione.

Grazie all’interoperabilità la PEC italiana si avvia dunque a diventare uno strumento valido anche in chiave internazionale, una vera “posta certificata europea” per comunicazioni e documenti ufficiali oltre il territorio nazionale.

La PEC come opportunità per gestire comunicazioni digitali certificate

La posta elettronica certificata non è solo un obbligo normativo, ma anche e soprattutto un’opportunità strategica per aziende e professionisti che vogliono evolvere verso processi digitali avanzati.

Adottando la PEC si possono infatti digitalizzare in modo sicuro comunicazioni, documenti e procedure che prima richiedevano l’invio di raccomandate cartacee o file non certificati via email. Si abbattono costi di stampa, spedizione e archiviazione sostituendoli con efficienti flussi informativi certificati.

La PEC semplifica la gestione documentale, velocizza le comunicazioni formali, snellisce i processi, abbassa i rischi di contenziosi grazie a prove certe di trasmissione. E con l’interoperabilità europea, amplia gli orizzonti digitali oltre i confini nazionali.

In definitiva, la posta elettronica certificata è una grande opportunità offerta dall’innovazione alle aziende di qualsiasi dimensione. Consente di evolvere verso modelli paperless e di sfruttare appieno le potenzialità del digitale certificato nei processi interni ed esterni. Un vantaggio competitivo che sarebbe un peccato non cogliere.

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