PEC Europea in Repubblica Ceca: Esiste? Come Funziona?

PEC Europea in Repubblica Ceca

L’evoluzione verso la PEC europea sta rivoluzionando il panorama della comunicazione digitale certificata, e la Repubblica Ceca emerge come uno dei casi più interessanti di questa trasformazione. L’implementazione dello Standard REM (Registered Electronic Mail) sta ridefinendo i sistemi di comunicazione elettronica certificata a livello continentale, con impatti significativi sulle modalità operative di aziende e professionisti. In questo articolo analizziamo nel dettaglio il SSistema la situazione della PEC europea in Repubblica Ceca.

La PEC Europea in Repubblica Ceca: Il Sistema Datová Schránka

In Repubblica Ceca la PEC esiste ed è conosciuta come Datová schránka (che tradotto in italiano significa “Casella Dati”). Introdotta nel 2009 con la legge n. 300/2008, rappresenta lo strumento ufficiale per comunicazioni elettroniche certificate.

Il funzionamento del sistema Datová Schránka è simile a quello della PEC italiana: ogni casella ha un indirizzo univoco e i messaggi inviati e ricevuti hanno pieno valore legale. La consegna è garantita e certificata, con marcatura temporale.

A differenza dell’Italia però, in Repubblica Ceca la Datová Schránka è obbligatoria solamente per le persone giuridiche registrate nel registro delle imprese ceco, per alcune categorie di liberi professionisti, come avvocati, notai e curatori fallimentari e per i lavoratori autonomi che vogliano comunicare con gli uffici pubblici (Approfondisci qui).

L’accesso alla propria Datová Schránka avviene tramite un portale web dedicato, utilizzando credenziali sicure o la carta d’identità elettronica ceca. È possibile consultare i messaggi ricevuti, inviarne di nuovi e gestire le impostazioni della casella.

La PEC ceca sta attraversando una fase di profonda evoluzione per integrarsi nel framework della PEC europea. Come evidenziato nella nostra guida completa alla transizione REM 2025, questo processo di armonizzazione rappresenta un passo fondamentale verso l’unificazione dei sistemi di comunicazione certificata in Europa. L’interoperabilità transfrontaliera diventa così non solo un obiettivo tecnico, ma un vero e proprio catalizzatore per l’efficienza delle comunicazioni digitali nel mercato unico europeo.

Il Sistema Datová Schránka rispetta lo Standard REM?

Viste le differenze con la PEC italiana, sorge spontaneo chiedersi se il sistema di posta certificata ceco rispetti le normative europee sulla PEC, in particolare lo standard REM (Registered Electronic Mail) e il regolamento eIDAS sull’identità digitale.

La risposta è affermativa: la Datová Schránka è stata adeguata nel corso degli anni per essere pienamente conforme a questi standard europei. Ciò garantisce l’interoperabilità con gli altri sistemi di PEC utilizzati nei paesi UE e assicura la validità legale delle comunicazioni anche a livello transfrontaliero.

Lo standard REM, definito dall’ETSI (European Telecommunications Standards Institute), stabilisce i requisiti tecnici e di sicurezza che un servizio di PEC deve rispettare per essere riconosciuto a livello europeo. Include ad esempio l’uso di firme elettroniche qualificate, la cifratura end-to-end dei messaggi e la generazione di ricevute opponibili a terzi.

Il regolamento eIDAS (Electronic Identification Authentication and Signature) invece istituisce un quadro normativo comune per l’identità digitale e i servizi fiduciari in Europa. Stabilisce le condizioni per il riconoscimento reciproco delle identità digitali e delle firme elettroniche tra gli stati membri.

Essendo conforme a REM e eIDAS, la Datová Schránka ceca può essere utilizzata per comunicazioni legalmente valide con aziende e PA di altri paesi europei, senza rischio di contestazioni. Questo facilita notevolmente le attività delle imprese a livello europeo.

PEC Ceca e PEC Italiana a Confronto: Le Principali Differenze

Nonostante la conformità della Datová Schránka ceca alle norme europee sulla PEC, permangono alcune differenze sostanziali rispetto al sistema italiano che è bene conoscere.

Innanzitutto, come accennato, in Italia la PEC è obbligatoria per tutte le imprese e i professionisti iscritti a ordini e collegi, mentre in Repubblica Ceca l’obbligo riguarda solo una parte dei soggetti economici. Ciò si riflette nel numero di caselle attive: circa 11 milioni in Italia contro 1 milione in Repubblica Ceca.

Una seconda differenza riguarda i tempi di conservazione dei messaggi. In Repubblica Ceca i messaggi restano disponibili nella Datová Schránka per 90 giorni, dopodiché vengono cancellati automaticamente se non scaricati dall’utente. In Italia invece la conservazione dura per anni grazie al servizio dedicato di Conservazione a Norma.

Infine, nella Datová Schránka ceca non è previsto un equivalente della ricevuta di consegna utilizzata in Italia. L’avvenuta consegna del messaggio è certificata dalla marcatura temporale, ma non viene generata una ricevuta specifica da inoltrare al mittente.

Queste differenze non pregiudicano la validità legale delle comunicazioni né la possibilità di uso transfrontaliero, ma possono incidere sulle modalità operative di gestione della PEC da parte di aziende e professionisti che lavorano sia in Italia che in Repubblica Ceca.

In conclusione, possiamo affermare che la Repubblica Ceca dispone di un sistema di posta certificata, la Datová Schránka, in gran parte equivalente alla PEC italiana e totalmente conforme alle normative europee. Questo consente comunicazioni elettroniche sicure e legalmente valide sia a livello nazionale che negli scambi con gli altri paesi UE. Le differenze procedurali rispetto alla PEC italiana non costituiscono un ostacolo, ma richiedono attenzione nella gestione operativa quotidiana.

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